Come accelera il futuro, la scommessa di LazioLab

Riprogettare il futuro è un imperativo per regioni italiane. Soprattutto per quelle con un‘economia votata ai servizi.

Quelli tradizionali, come il turismo e la cultura, ma anche quelli innovativi. Il Lazio è una di queste, colpita dalla crisi del Coronavirus mentre stava vivendo un periodo di crescita dell’economia e di contrazione consistente della disoccupazione. Per evitare che questo patrimonio di benessere venga perduto e declinare in chiave territoriale il passaggio dalla Fase 2 e 3, quelle della riapertura, ad un’innovativa Fase 4, la giunta Zingaretti ha lanciato un nuovo progetto che parte dall‘istituzione di un laboratorio di pensiero incaricato di immaginare e progettare interventi e proposte utili per rendere l’economia del Lazio competitiva nell’era post-Covid. Lazio-Lab (questo il nome del progetto) diventa così il think tank operativo delta Regione che, accanto ai piani immediati di interventi per sostenere l’economia e i lavoratori in difficoltà, punta adesso a mettere in piedi una piattaforma di linee guida per la distribuzione della nuova programmazione dei fondi europei in tema di PMI, startup e ricerca. Un‘opportunità strategica per accelerare il processo di rinnovamento tecnologico delle imprese.

UN THINK TANK PER IL FUTURO

Chiamare a raccolta alcuni tra i maggiori esperti e professionisti provenienti dalle università e i centri di ricerca della regione e incaricarli di elaborare una strategia di sviluppo per incrementare la competitività del sistema produttivo.

È questo l’obiettivo di LazioLab, il laboratorio di idee e progetti voluto dal vice presidente della Regione, Daniele Leodori, che ha iniziato a riunirsi già dalla metà del mese di aprile.

«Questa operazione – commenta Leodori – ha un’importanza strategica per portare il sistema economico, digitale e amministrativo, i cantieri, la semplificazione, il sistema dei trasporti, la rivoluzione green, sul tasto ON della cosiddetta Fase 2 e con l’obiettivo di andare oltre, ipotizzando il Lazio che verrà dopo il Covid-19». Il gruppo di lavoro, formato da 25 personalità selezionate nel mondo accademico e della ricerca, è stato coinvolto nel progetto a titolo non oneroso e dopo una prima fase di incontri è stato diviso in 6 sottogruppi tematici, ognuno dei quali legato a un asse di sviluppo economico della regione. Sostenibilità e resilienza; digitalizzazione; infrastrutture e logistica; semplificazione; innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico; governance e strumenti. Sei ambiti tematici sui quali gli esperti sono al lavoro per elaborare un ventaglio di risposte alla crisi che puntino prima di tutto sull’innovazione e quindi spazino dalla smart city alla sostenibilità, dall’industria 4.0 al capitalismo digitale, dalla semplificazione amministrativa al trasferimento tecnologico tra ricerca, università e imprese. I risultati degli studi dei sottogruppi saranno raccolti in una proposta organica e complessiva, che terrà insieme misure, progetti concreti, costi, tempistiche, una “bibbia” di interventi che la Regione potrà mettere al servizio di cittadini e imprese.

RIUNIRE LE ECCELLENZE

LazioLab è un acceleratore di pensiero e di progetti, una porta aperta sul futuro della regione, alimentata dal contributo di alcuni tra i principali scienziati, economisti e professori impegnati sul territorio regionale, a partire dai coordinatori dei sei tavoli di lavoro: Leonardo Becchetti, economista e professore di Economia politica all’università di Tor Vergata, coordinatore del tavolo “sostenibilità e resilienza”; Paolo Boccardelli, direttore della Business School e professore di management della Luiss, che coordina due tavoli, “digitalizzazione” e “governance e strumenti”; Tiziano Onesti, professore di economia a Roma Tre e presidente di Trenitalia e Aeroporti di Puglia, coordinatore del tavolo “infrastrutture e logistica”; Gustavo Piga, professore di economia politica e direttore del corso di laurea Global Governance di Tor Vergata, coordinatore del tavolo “semplificazione”; Andrea Lenzi, professore di endocrinologia alla Sapienza e presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della presidenza del Consiglio dei ministri, coordinatore del tavolo “innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico”.

APERTI AI CITTADINI

Eccellenza ma anche condivisione. Riscrivere il modello produttivo della regione non può prescindere dal contributo di singoli cittadini e imprese, i protagonisti di questa complessa transizione. È per questo che LazioLab è stato ideato anche come uno strumento di partecipazione e inclusione della cittadinanza. Per riuscirci sarà on line un sito dedicato all’interno del quale tutti potranno condividere idee, proposte, suggerimenti. Un’occasione per allargare la platea del think tank.

la Repubblica – AFFARI & FINANZA, 18 MAGGIO 2020